SUDAFRICA: AGGIORNAMENTI SULL’ECONOMIA
Statistics South Africa afferma che le vendite al dettaglio sudafricane sono diminuite del 3,5% su base annua a gennaio per il decimo mese consecutivo, dopo una contrazione dell’1,2% a dicembre; rispetto al mese precedente le vendite si sono ridotte dell’1,6%, e sono calate del 2,9% su base annua nel periodo novembre-gennaio. Tuttavia, l’indice di fiducia dei consumatori, sponsorizzato dalla First National Bank (FNB) e redatto dal Bureau for Economic Research (BER), è salito a -9 punti nel 1° trimestre da -12 punti nel trimestre precedente, tornando quindi al livello pre-crisi, pur rimanendo in territorio negativo e al di sotto della soglia +2 considerato dal BER come livello di equilibrio. La componente delle prospettive economiche è salito di 7 punti a -5, mentre quella delle prospettive finanziarie delle famiglie ha mantenuto una crescita costante in campo positivo, aggiungendo con un rialzo di 4 punti a +10. L’indagine sul commercio al dettaglio (18 gennaio – 1 marzo) condotta da BER rivela che l’indice di fiducia dei commercianti è diminuito di 13 punti, a 37 rispetti ai 50 nel 4° trimestre, ma ancora in linea con la media di lungo periodo pari a 38. L’eccellente risultato del 4° trimestre è legato alla domanda più vivace, all’anticipazione delle festività natalizie e agli acquisti per migliorie delle abitazioni. I rivenditori temono la prospettiva di una terza ondata, la lenta campagna di vaccinazione, l’aumento dell’inflazione e la fragilità del mercato del lavoro.
La società elettrica statale Eskom ha già attuato 21 giorni di riduzione della fornitura da inizio anno al 17 marzo, ovvero più di un quarto dell’intervallo considerato. Ma non è finita qui, considerando i programmi di manutenzione che sottraggono circa il 12% della capacità. Questi programmi, già in ritardo e ulteriormente ritardati dalla crisi Covid, mirano a prolungare la vita operativa delle unità più vecchie, correggere malfunzionamenti nelle nuove centrali elettriche e migliorare la qualità del carbone. Eskom intende evitare la manutenzione a metà inverno (giugno e luglio) per mitigare la necessità di razionamento, ma riprenderà a pieno ritmo da agosto in poi. Pertanto, i rischi di fornitura insufficienti potrebbero aumentare da quel momento fino a novembre, per poi ridursi in seguito. Eskom ha dichiarato che, senza ampliamento della capacità della rete e considerando che il fine ciclo vita delle centrali, negli anni a venire persisterà l’incertezza per circa 6.000 megawatt di capacità, con carenze regolari pianificate.
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