FOCUS INSOLVENZE IN CINA
La pandemia di COVID-19 ha aumentato il livello di incertezza delle prospettive aziendali, spingendo le imprese cinesi a rafforzare i propri strumenti di gestione del credito al fine di migliorare la liquidità e rimanere redditizie in un contesto economico difficile. La percentuale di imprese intervistate che offre termini di credito medi tra 31 e 60 giorni è aumentata dal 20% al 30% nel 2020, in coincidenza con il calo delle aziende che offrono oltre 120 giorni a solo il 13%. Il sondaggio ha anche evidenziato che un minor numero di aziende ha registrato ritardi di pagamento nel 2020, in parte dovuto a termini di credito più ristretti, ma anche grazie al sostegno delle politiche di governo, tra cui agevolazioni fiscali, garanzie sui prestiti e sgravi sugli interessi sui prestiti. Nonostante il contesto difficile, le imprese di 11 settori su 13 hanno segnalato un calo dei ritardi di pagamento. Con l’attuale ripresa economica, le aziende sono più ottimiste sulle prospettive di vendita e liquidità per il prossimo anno. Tuttavia, la ripresa non è stata sufficientemente ampia e rimane disomogenea tra i settori.
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